«Mentre un profondo silenzio
avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo corso,
la tua Parola onnipotente dal cielo,
dal tuo trono regale, discese…» (Sap 18,14-15).
Così il libro della Sapienza ci fa meditare sul mistero infinito dell’amore di Dio che si manifesta nella nascita del Bambino Gesù, Dono dei doni, Dono di Dio per ogni uomo, Dono da accogliere e da testimoniare.
«Il Verbo si fece carne
e pose la sua tenda in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14).
San Giovanni ci permette di toccare con le sue mani e vedere con i suoi occhi la Gloria del Figlio unigenito del Padre fatto Bambino, a compimento di secolari profezie: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!» (Is 63,19); «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio» (Is 9,5).
Il presepe del Natale 2020 è realizzato con pastori ed edifici progettati da José Luis Mayo e pubblicati dall’editrice Del Prado nel 2000. Piccole case sulle colline, un mulino a vento tra le case e il castello di Erode fanno da corona alla casa della Natività. Semplice e armonioso nel suo complesso, il presepe ci permette di contemplare il mistero immenso del Dio fatto uomo per amore!
Al centro del presepe si nota la casa della Natività con il Bambino Gesù, sfolgorante di luce, in braccio alla Vergine Maria e con san Giuseppe che li custodisce. Un fuoco arde nella casa, riscaldata anche dal bue e dall’asinello. Un angelo, posto alla sommità del tetto, canta il Gloria. Alcuni pastori, con le loro pecorelle, adorano il Bambino. Anche noi vogliamo adorare il Signore, Bambino nato per noi, consegnando a lui la nostra vita e le opere buone che ci dona di compiere.
A destra si può ammirare l’arrivo solenne dei Re Magi, che superano un ponte con i loro paggi mentre si allontanano da Erode, posto in alto tra le guardie del suo castello. Una mamma con il suo bambino e altri pastori camminano verso Gesù Bambino. Camminiamo anche noi incontro al Signore, che ci interpella con la sua Parola e ci invita ad accoglierlo, amarlo, servirlo, anche nel prossimo e nei fratelli e sorelle che ci dona di incontrare.
In fondo a destra un angelo annuncia a dei pastori, posti attorno al fuoco a custodia del gregge, la nascita del Bambino e li invita a mettersi in cammino, indicando la direzione, per andare ad adorarlo. Una donna, insensibile all’evento, continua a lavare i panni. Spesso il Signore si serve di persone e di fatti concreti per invitarci a vivere il tempo presente con la fiducia e con la forza che ci vengono dal dono dello Spirito Santo.
A sinistra della casa della Natività scorgiamo il pozzo per l’acqua e il cortile con la gallina e i pulcini, nutriti da una contadina, mentre una mucca allatta il suo vitello e la scrofa il maialino. Dove è presente il Verbo della Vita trionfa la vita nel suo splendore e nel suo continuo fluire verso la vita eterna.
Sempre a sinistra notiamo un vecchio attorno al fuoco, un falegname che taglia la legna, un contadino che ara con una coppia di buoi e uno che semina. Incuranti della nascita del Figlio di Dio, rimangono presi nelle loro occupazioni. Non accada che il Signore non trovi accoglienza nei nostri cuori, nella nostra vita. È lui l’unico Salvatore e la nostra vita trova pieno senso solo in lui.
Il Signore ci doni la grazia di accoglierlo ogni giorno e vivere e testimoniare il suo amore… e sarà sempre Natale!
Auguri!
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