L’Associazione Beata Vergine Addolorata (ABVA) è un movimento di spiritualità mariana, che riunisce donne e uomini impegnati a vivere il Vangelo e il proprio battesimo, come servizio d’amore e di riparazione, secondo il nostro carisma.
Trae la denominazione e l’ispirazione dall’immagine prodigiosa della Beata Vergine Addolorata di Rovigo. Essa è sorta nel 1899 col nome di Pia Opera Riparatrice, per iniziativa di Maria Inglese (poi sr Maria Dolores) e accolta nel 1911 da Madre Maria Elisa Andreoli, fondatrice della Congregazione.
È stata rinnovata secondo gli orientamenti del Concilio Vaticano II e approvata dal vescovo di Adria-Rovigo, mons. Martino Gomiero, con decreto del 21 giugno 1994. Partecipa dei benefici spirituali dell’Ordine dei Servi di Maria con il consenso del priore generale p. Hubert M. Moons (decreto del 12 luglio 1994).
L’ABVA è formata da gruppi locali uniti dallo stesso ideale, che mantengono vincoli di mutua carità e comunione tra loro, con la sede primaria di Rovigo e con la Congregazione. I gruppi si riuniscono per la preghiera comune, la programmazione, la formazione e per una gioiosa fraternità, in comunione con la comunità locale delle Serve di Maria Riparatrici, con le quali celebrano l’ora mariana di riparazione e le feste proprie della Congregazione e dell’Ordine.
Per il loro cammino si servono anche della rivista Riparazione mariana, strumento di formazione e pastorale mariana della Congregazione. Coloro che vi aderiscono entrano a far parte della Famiglia delle Serve di Maria Riparatrici e godono dei benefici spirituali dell’Ordine dei Servi di Maria.
Sono organizzati secondo lo Statuto proprio dell’Associazione; tutti i membri si incontrano annualmente a livello nazionale; altri momenti formativi sono riservati ai responsabili e alle assistenti.
Nella Provincia vi sono vari gruppi sia in Italia che in Costa d’Avorio, in Togo vi sono i primi simpatizzanti.
Gli Associati si impegnano a vivere il Vangelo nel tempo presente ispirandosi al cammino di fede di santa Maria, madre e serva di del Signore, a servire con sollecitudine e umiltà quanti vivono situazioni di sofferenza e di disagio, favorendo la cultura della vita, il dialogo e l’unità, svolgendo attività nel campo sociale ed ecclesiale (visite a persone sole e ammalate, catechesi, gruppi Caritas e missionari, …). Ogni associato:
– ascolta la parola di Dio ed è attento ai suoi richiami nel segreto del cuore, nella vita dei fratelli, negli avvenimenti della storia e in tutto il creato;
– partecipa all’Eucaristia unendosi all’offerta di Gesù redentore (cf Sacrosantum Concilium 48);
– si accosta al sacramento della riconciliazione e si impegna nelle opere di misericordia per liberare il proprio cuore dall’egoismo e aprirlo alla solidarietà verso i fratelli;
– cresce nella conoscenza della Madre del Signore nel mistero di Cristo e della Chiesa;
– venera la Vergine celebrando le festività mariane, facendo memoria di santa Maria in sabato, rivolgendole atti di ossequio filiale;
– serve con sollecitudine e umiltà fratelli e sorelle che vivono nella sofferenza e nel disagio, favorendo la cultura della vita, il dialogo e la comunione ecclesiale;
– coltiva verso tutte le creature rapporti di pace e di amore costruttivo portando a pienezza la sua capacità di essere per gli altri.