Nonostante la pandemia causata dal Coronavirus e dopo tante fatiche, siamo riusciti a celebrare la Prima Comunione per diciannove fanciulli della nostra parrocchia. Ecco i loro nomi: Miriam Albano, Pietro Maria Araniti, Carmelo Azzarà, Chanel Bevilacqua, Giulia Bevilacqua, Gaetano Cardia, Noemi Casile, Miriam Ficara, Marta Mammoliti, Antonino Morena, Francesca Musolino, Cristian Nastasi, Paolo Pio Nastasi, Pietro Polito, Angela Raffa, David Salvago, Gabriele Salvago, Noemi Stillitano e Sofia Surace. I fanciulli hanno ricevuto Gesù per la prima volta al mattino di sabato 24 e di sabato 31 ottobre 2020, nel corso di una celebrazione eucaristica a loro dedicata anche in ossequio alle vigenti norme di contrasto alla pandemia.
I fanciulli sono entrati in chiesa in processione, mentre assieme a tutta l’assemblea, che li accoglieva, cantavano a Dio per esprimere la gioia e la gratitudine di essere invitati all’Eucaristia, la Festa del Signore. Don Angelo, nostro parroco, li ha accolti, assieme a Anna Gangemi e Lilli Laganà che ne hanno curato la formazione pluriennale, e li invitati a essere buoni e veri, sale e luce del mondo, e così far risplendere la sapienza e la bellezza del suo Vangelo in famiglia, a scuola, ovunque. I fanciulli, dopo aver chiesto «di essere ammessi alla Mensa del Signore» e affermato di sapere che riceveranno «Gesù morto e risorto per noi, presente nell’Eucaristia», si sono sistemati attorno all’altare. Dopo aver chiesto perdono a Dio, «dei nostri peccati, dei tanti “no” che abbiamo detto a Gesù», tutti insieme abbiamo cantato il Gloria e ci siamo preparati all’ascolto della parola di Dio.
Alcuni genitori hanno proclamato la Parola e, dopo il Vangelo, don Angelo nell’omelia si è rivolto a ogni fanciullo chiamandolo per nome e dedicandogli un pensiero. In seguito, si è soffermato sulle letture, a partire dalla Prima, tratta dal libro del Deuteronòmio (8,2-3.14-16), invitandoci a ricordare tutto il bene che il Signore ha compiuto per noi, a non dimenticarci di lui, certi che lui non si dimentica mai di ciascuno di noi, e continua a donarsi a noi come Eucaristia, pane di vita, anche e soprattutto in questo contesto di pandemia, come ci ricordava il Salmo 147: «Egli mette pace nei tuoi confini e ti sazia con fiore di frumento». Anche san Paolo – sempre don Angelo durante l’omelia – nella Seconda lettura, che riporta un brano tratto dalla prima lettera ai Corìnzi (10,16-17) ci ha esortati a vivere in profonda comunione tra noi, poiché «siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane». Il Vangelo, secondo Giovanni (6,51-58), ci ha messo di fronte a Gesù, che si presenta come «il pane vivo, disceso dal cielo» e ci dona – e quale miglior regalo per noi e per questi fanciulli – di nutrirci di lui, nell’Eucaristia, e così vivere per lui!
Conclusa l’omelia, le catechiste, Anna e Lilli, hanno presentato i fanciulli chiamando ciascuno per nome. I fanciulli, alzandosi e rispondendo “Eccomi!” si sono disposti sotto il presbiterio per dire il loro santo proposito di voler «accogliere Gesù nell’Eucaristia» e, con il giglio in mano e la candela accesa hanno fatto propria la professione di fede, proclamata dai loro genitori nel giorno del Battesimo. A seguire, i fanciulli hanno proclamato le intenzioni della preghiera dei affidandosi a Gesù, pane di vita e salvezza per gli uomini, per poi portare all’altare il «pane e vino perché diventino il Corpo e il Sangue di Gesù» e assieme ad essi i viveri per i poveri e in senso spirituale «le fatiche e le gioie, i dolori e le speranze, perché lo Spirito di Dio ci renda sempre più uniti a Gesù e tra noi».
Vivendo insieme e con profonda fede e silenzio la Liturgia eucaristica, i fanciulli sono stati chiamati ancora una volta per nome da don Angelo e ricordati al Signore, che oggi li ha radunati «per la prima volta» alla mensa della sua famiglia «nella partecipazione al pane della vita e al calice della salvezza» perché crescano sempre nella amicizia di Dio e nella comunione con la sua Chiesa. Dopo il canto solenne dell’Agnello di Dio, i fanciulli hanno ricevuto l’Eucaristia con profonda fede e visibile commozione. I canti “Pane del cielo” e “Ora ci sei tu” dicono bene i sentimenti provati in quei momenti: «Pane del Cielo, sei tu Gesù, via d’amore: tu ci fai come te», «Sei il Pane che dà gioia al nostro cuore… Sei entrato in noi e noi siamo in te, Gesù».
Al termine della solenne celebrazione, i fanciulli hanno ringraziato il Signore perché nutre di Sé il nostro cuore e invocato benedizione e protezione per le loro famiglie. Don Angelo, prima di benedire tutti i presenti nel nome del Signore, ha ringraziato i fanciulli, i genitori, le catechiste, i maestri Pino e Pierluigi, il piccolo coro, il servizio liturgico e quanti hanno reso possibile la piena riuscita di questa tappa importante nella vita dei fanciulli. Sulle note del canto “Facciamo festa”, i fanciulli hanno fatto una foto tutti insieme e poi singolarmente con don Angelo, che ha regalato a ciascuno una pergamena ricordo.
Lascia un commento