Anche quest’anno la nostra parrocchia, assieme alle parrocchie della zona pastorale Reggio Nord, ha vissuto il cammino sinodale che prevedeva una lectio biblica unitaria nelle diverse parrocchie e poi gli incontri specifici in ogni parrocchia. Queste le date e i luoghi dove si sono svolte le lectio bibliche, tenute ogni volta da un relatore diverso: 9 novembre, ss. Salvatore; 9 dicembre, s. Bruno; 11 gennaio, s. Lucia; 1° febbraio, s. Caterina; 1° marzo, Archi Carmine; 3 maggio, Eremo; 7 giugno, Cattedrale. Ecco la sintesi sull’esperienza sinodale presentata dalla nostra parrocchia al centro diocesano.
Il Cammino sinodale, che abbiamo intrapreso ormai da due anni e vissuto con molta intensità nella nostra parrocchia, ha rafforzato la fede e conseguentemente i legami interpersonali e di amicizia all’interno della nostra comunità. Il camminare insieme, sostenendoci a vicenda, nell’ascolto della Parola di Dio e alla sequela di Gesù, ha favorito in noi la creazione di “uno stile sinodale”.
Stare e agire insieme come in una grande famiglia, come membra di un unico corpo, di un’unica Chiesa, alimentando la comunione con Dio e tra noi. Il nostro è stato un camminare molto proficuo sotto l’aspetto della comunione degli intenti: ci siamo affidati allo Spirito Santo, che, come Fiamma perenne, alimenta la Luce nel cuore e illumina le menti; siamo stati guidati attraverso i sentieri dell’edificazione della Chiesa, nel tempo storico che stiamo vivendo, sentieri che non saremmo mai riusciti a scorgere, seppur presenti per grazia divina, senza la sua costante presenza. A ragione di ciò i Cantieri nei quali, siamo stati chiamati a più livelli ad agire, con operosità e maestranza, hanno felicemente incarnato lo spirito del cambiamento, accogliendo gli aneliti di crescita umana e sociale del popolo di Dio.
In particolare, abbiamo vissuto il Cantiere della Parola e il Cantiere della Cultura. L’ascolto della parola di Dio e l’ascolto della parola dei fratelli ci hanno permesso di dialogare tra noi in sincerità e con realtà esterne alla parrocchia attraverso l’utilizzo sapiente del salone teatrale e le attività ad esso connesse.
Il Cantiere della Parola è stato di fondamentale importanza, ci ha fatto crescere nell’ascolto, nella conoscenza e nell’impegno cristiano nella vita. Le omelie quotidiane e festive, particolarmente curate e attente all’uditorio, e la catechesi biblica, sui brani scelti nelle tappe diocesane del cammino sinodale, hanno aiutato la comunità, già impegnata per anni nella lectio continua della Genesi, dell’Apocalisse e degli Atti degli Apostoli, a crescere nell’ascolto di Dio e nella lettura dei bisogni della comunità con l’attenzione alla realtà in cui è inserita.
Ci siamo ritrovati insieme per ascoltare la Parola, spezzata sapientemente dal nostro parroco e dai diversi relatori diocesani, e permettere ad Essa di interrogarci, di suscitare in noi domande e riflessioni, meditazioni profonde che hanno illuminato la nostra vita giungendo anche a trasformare, cambiando in bene, il nostro modo di essere, di pensare e di agire. Vivere l’accoglienza, l’amicizia, l’apertura al dialogo religioso e interculturale, i cenacoli, le meditazioni collettive della Parola, le liturgie semplici e dignitose sono esperienze fondamentali e grandemente illuminanti, perché la nostra Chiesa possa camminare nel mondo contemporaneo annunciando e testimoniando il messaggio di Cristo.
Abbiamo vissuto con profonda partecipazione l’esperienza dell’ascolto meditato della Parola, un ascolto illuminato e illuminante, dai cui è scaturita l’urgenza e importanza del servizio nella carità e nella testimonianza: agire per evangelizzare con la Parola e le opere, alla sequela di Cristo, per promuovere l’uomo e la società. Abbiamo imparato ad accogliere la Parola nei solchi delle nostre vite, a nutrirla pazientemente mediante l’ascolto dello Spirito per farla fruttificare di quelle opere “buone”, che riflettono l’amore di Gesù per le sue creature.
Il Cantiere della Cultura, attraverso l’utilizzo e l’intensa attività del nostro ampio e rinnovato salone parrocchiale e teatrale, ha permesso l’incontro, l’ascolto, la condivisione, il dialogo aperto e accogliente con realtà extra parrocchiali attive in eventi culturali, musicali, teatrali e operanti a livello locale, regionale e anche nazionale
Attraverso l’esperienza drammatizzata, veicolata dai diversi linguaggi espressivi, il nostro teatro è divenuto luogo per eccellenza, in cui, le associazioni culturali e teatrali del contesto cittadino metropolitano, possono incontrarsi, in uno scambievole arricchimento umano e sociale, ma anche importante luogo di aggregazione, aperto ad accogliere ogni persona, con tutte le sue sfaccettature e nelle diverse età della vita.
Il teatro parrocchiale è divenuto spazio e volto accogliente per la stessa comunità parrocchiale e per il territorio reggino, ambiente vitale dove l’umanità rappresentata si incontra con il vissuto di ciascuno, stimolando l’introspezione personale e collettiva, la promozione di sentimenti, riflessioni e modelli di vita virtuosi che attingono anche alla sapienza biblica e alla cultura popolare reggina.
Le modalità attraverso le quali si è sviluppato il nostro Cammino sinodale e le esperienze vissute all’interno della nostra comunità ci hanno insegnato che dallo spirito di condivisione e fratellanza, che scaturisce dal riconoscerci tutti egualmente amati da Dio, possono scaturire le risposte relative alle problematiche sociali più urgenti. Il vivere da fratelli ci permette di sciogliere conflitti e, con il giusto respiro di umanità e di fede cristiana, di scorgere e perseguire degli obiettivi, portando sempre nel cuore la convinzione che Dio creatore agisce e si manifesta nella storia dell’umanità attraverso l’armonia del creato e la bellezza delle sue creature.