Con Maria, pellegrini tra le case

Madonnina di Fatima
Madonnina di Fatima

Con il mese di maggio, nella nostra parrocchia di San Bruno, guidati dal parroco mons. Angelo Casile, si riprende la consuetudine pluridecennale di celebrare la S. Messa vespertina all’aperto, in diverse zone del nostro quartiere, al fine di coinvolgere anche coloro che non hanno possibilità di venire in Chiesa. Nel mese dedicato alla Beata Vergine Maria, viviamo nell’intreccio virtuoso tra la natura che si risveglia e si colora e profuma di fiori e la devozione popolare, con le liturgie che ricordano i momenti salienti della vita di Gesù in cui Maria è stata pienamente partecipe con fede e coraggio profondi.

Ci accompagna nel nostro pellegrinare la graziosa statua della Madonna di Fatima, quale segno della presenza di Maria che cammina con noi e ci custodisce con il suo amore di Madre. Chiediamo a Lei, Vergine e Madre e modello di amore forte e gratuito, di insegnarci l’amore sincero verso tutti coloro che incontriamo, che ci doni la sua grazia e il suo coraggio affinché nella nostra vita e nella nostra comunità seguiamo sempre più fedelmente il Suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. Ecco di seguito i luoghi dove ci incontriamo per la Celebrazione eucaristica.

4 maggio – Via Caserma Borrace, 36 – Guardiamo a Maria Vergine nella risurrezione del SignoreLa Vergine Maria, che per la fede concepì il Figlio e con fede attese la sua risurrezione, è esempio per i discepoli che confessano il Cristo, Figlio della Vergine, Verbo fatto uomo, ed attendono, per la potenza della sua risurrezione, di giungere al possesso della gioia eterna. La Parola proclamata dona luce al mistero celebrato.  Nella Prima lettura (Apocalisse 21,1-5), san Giovanni contempla cieli e terra nuovi dove tutto è ripreso in mano da Dio e ricreato senza peccato, e vede la città santa, la Chiesa, pronta ad accogliere tutti i figli di Dio. Maria già partecipa di questa gloria nella risurrezione del Figlio. Nel Salmo (Isaia 61,10.11; 62,2-3) esultiamo con Maria, che vive costantemente la propria vita come dono, anche attraverso la sofferenza, e che ora gioisce pienamente come una magnifica corona nella mano del Signore. Il Vangelo (Matteo 28,1-10) ci riporta al mattino di Pasqua. Le donne trovano il sepolcro aperto, vedono un angelo, che annuncia la risurrezione, e incontrano Gesù risorto, che adorano chinandosi ai suoi piedi. L’assenza di Maria al sepolcro è un indizio importante, che rivela la sua fede e la gioia di aver già incontrato, per prima, il Figlio risorto. Il tacere dei Vangeli su questo incontro è segno del carattere unico e speciale del rapporto umano e divino intercorso tra la Madre e il Figlio. Maria ci aiuti a credere sempre nella Risurrezione e ad esserne testimoni. Ecco le foto dei diversi momenti:

9 maggio – Via Lia, 13 – Contempliamo il Cuore Immacolato della beata Vergine MariaMaria legge gli eventi alla luce delle profezie e ne custodisce la memoria nel cuore. Ella vive con un cuore forte e puro, mite e umile fin sotto la Croce e mentre Cristo “dorme” nel sepolcro, il cuore di Maria, come il cuore della sposa del Cantico (cfr Cantico 5,2), veglia in attesa della risurrezione di Gesù Cristo. La liturgia della Parola ci consente di soffermarci su alcune caratteristiche del Cuore di Maria. Nella Prima lettura (Giuditta 13, 17-20; 15,9) emerge un cuore forte e coraggioso, capace di sconfiggere il male con la forza della benedizione di Dio. Nel Salmo (Luca 1, 46-55) il cuore traboccante di grazia di Maria si apre alla lode e magnifica il Signore per la sua azione nella storia. Il Vangelo (Luca 2,46-51), nel riportare l’episodio dello smarrimento e ritrovamento di Gesù al Tempio, ci descrive il cuore di Maria nella sua capacità di vivere con intensità gli eventi quotidiani e intento a custodire nel silenzio e nella preghiera il senso ultimo di ogni evento, in un cammino progressivo che mette sempre Dio al primo posto. Anche Gesù, appena dodicenne, è cosciente di essere sempre nella volontà del Padre tanto da trovarsi sempre dove il Padre lo vuole. Maria ci aiuti a rinnovare il nostro cuore alla luce della Parola e del dono dello Spirito Santo perché sia sempre più forte nella mitezza, pronto nel lodare il Signore e nel custodire il suo mistero in noi nel silenzio. Ecco alcune foto:

16 maggio – Via Lia, Dir. Privata, 4 – Preghiamo insieme, contemplando Maria Vergine nell’annunciazione del Signore. Nella Prima lettura (Atti 20,28-38) san Paolo affida alla Parola e alla grazia di Dio i presbiteri di Efeso. Anche noi sentiamo affidati all’amore del Signore, invitati a vigilare su noi stessi per non cadere in mano ai lupi rapaci, chiunque guarda ai propri interessi piuttosto che a Dio, al bene della Chiesa, del prossimo. Siamo ancora spronati dall’esempio di san Paolo a lavorare con dignità e responsabilità, per sostenere noi stessi e gli altri. Il Vangelo (Luca 1,26-38) ci ha fatto riflettere sul mistero immenso dell’Annunciazione. L’angelo Gabriele si reca a casa della Vergine Maria, poiché è lei l’Immacolata, e a lei l’l’angelo presenta il progetto di Dio: salvare il suo popolo per mezzo del suo Figlio Gesù. L’angelo attende una risposta e con lui: «Aspettiamo, o Signora, una parola di compassione anche noi… Tutto il mondo è in attesa, prostrato alle tue ginocchia… O Vergine, da’ presto la risposta… emetti la parola che passa e ricevi la Parola eterna… Apri, Vergine beata, il cuore alla fede, le labbra all’assenso, il seno al Creatore» (San Bernardo). «Eccomi», dice Maria, «sono la serva del Signore…», e lei diviene il nuovo Tempio del Signore, l’Arca della nuova ed eterna alleanza, il Figlio di Dio prende dimora in mezzo a noi. Foto:

23 maggio – Via Nervesa, 12 – Ci affidiamo a Maria Vergine aiuto dei cristiani. Ascoltiamo come Prima lettura (Genesi 3,1-6.13-15) l’antica e sapiente pagina del peccato delle origini. La donna subisce la tentazione del serpente, figura del diavolo (colui che divide). Menzogna dopo menzogna, la donna è completamente ammaliata dalla possibilità, poi rivelatasi falsa come ogni peccato, di diventare «come Dio, conoscendo il bene e il male», invece, dopo il peccato, si accorsero di essere nudi. Tuttavia, Dio annuncia la salvezza, il cosiddetto Protovangelo: «Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». Da Maria, donna del Sì, nascerà il Salvatore. Il Vangelo (Giovanni 2,1-11) ci ha riportati alle nozze di Cana, ove c’è Maria e Gesù con i suoi discepoli. Maria ci porta, ci dona, sempre Gesù e porta noi, ci conduce, a Gesù. Maria, con il suo cuore attento, vede ciò di cui hanno bisogno gli sposi affinché la festa sia piena, e invita Gesù ad agire. Gesù si rivolge a Maria chiamandola donna, poiché Maria è la donna che realizza la promessa antica del Protovangelo. Con l’acqua cambiata in vino, in misura traboccante, inizia la nuova era del vino nuovo del Vangelo, della presenza di Gesù nella nostra vita. Lasciamoci raggiungere dall’amore del Signore che vuole cambiarci con il dono dello Spirito Santo in creature nuove, capaci di vivere la fede, ogni giorno e in ogni contesto. Ecco alcune foto:

30 maggio – Vico Neforo, 3 – Celebriamo la Visitazione della Beata Vergine Maria. Con Maria «viene in mezzo a noi il Dio della gioia», come abbiamo cantato nel Salmo (Isaia 12,2-6). Maria, dopo l’Annunciazione, come ci racconta il Vangelo (Luca 1,39-56) «in fretta» raggiunge la casa di Elisabetta. Anche noi ci sentiamo raggiunti da Maria, che visita le nostre famiglie, le nostre case, le diverse zone della nostra parrocchia, per portarci Gesù, proprio come ha fatto con Elisabetta. Anche noi esultiamo di gioia, imitando il Battista, ultimo dei profeti, che nel grembo di Elisabetta riconosce la Voce del suo Signore attraverso il saluto di Maria. Anche noi, con lo stesso cantico di Maria, mite ancella di Dio, vogliamo magnificare il Signore per il suo immenso amore, contemplando la vittoria del bene su tutto ciò che è male. Di ciò ci parla la Prima lettura (Apocalisse 12,1-3.7-12.17), che ci invita a contemplare un segno grandioso nel cielo: «una donna vestita di sole». La donna gloriosa è la Chiesa, che risplende della luce del Signore risorto e che raduna tutte le nazioni nell’unico popolo di Dio, iniziato con le 12 tribù di Israele ma ora fondato sulla testimonianza dei 12 Apostoli. La donna è anche Maria, figlia di Davide, regina degli Apostoli, madre di Gesù che ora risplende assunta in cielo in anima e corpo come segno di consolazione e di sicura speranza per tutti noi pellegrini in terra. Ci aiuti Maria a camminare, assieme a lei, incontro al suo Figlio Gesù. Foto:

 


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