In un mondo in guerra, in cui ci si uccide tra fratelli per qualche ricchezza, per potere o in nome di qualcuno, è da pazzi pensare di far comprendere a bambini che vanno dai 3 ai 14 anni che la Pace è l’unica arma che abbiamo per salvare il mondo.
Ma dobbiamo essere pazzi, dobbiamo provarci, far capire che siamo chiamati ad essere Costruttori di Pace, che dobbiamo DARE VITA ALLA PACE! Questo è lo scopo della Festa della Pace di quest’anno, l’Azione Cattolica dei Ragazzi si ripropone, tra Fede, scienza e Carità, di creare il progetto di Pace 2015.
E anche quest’anno la gioia e l’entusiasmo di tantissimi bambini e ragazzi dell’Acr hanno colorato una fredda domenica di gennaio di sogni e desideri di Pace. La voglia di essere piccoli cittadini attenti alle esigenze del nostro mondo spesso poco interessato ai più deboli e travagliato da crisi e conflitti, si è diffuso da un confine all’altro della nostra Diocesi seguendo lo stesso ritmo, quello del Cuore.
Da Scilla a Saline più di mille ragazzi, riuniti in quattro diverse zone, hanno scommesso sui loro desideri e come piccoli operatori missionari hanno ricercato il “metodo migliore per assemblare la Pace” traducendola in una sfida possibile. L’accoglienza, la celebrazione della Santa Messa, i giochi e le attività formative, la marcia della pace: questi i momenti più significativi di una Festa che, come ogni anno, si conferma una scommessa formativa vinta pienamente.
“Dai vita alla Pace” è il tema che ha accompagnato il percorso di quest’anno: non si tratta solo di uno slogan ma piuttosto di un invito a far germogliare piccoli semi di carità attraverso scelte concrete di servizio che facciano della vita un dono; non si tratta solo uno slogan ma di un’occasione per dare aiuto concreto ad una progetto di Pace che, quest’anno, arriva in Burkina Faso per tutelare il diritto di tanti fratelli ad accedere all’acqua. I ragazzi e bambini dell’ACR hanno contribuito al progetto attraverso l’acquisto di alcune matite che, al termine del loro utilizzo, possono essere ancora piantate in un vaso dando vita a nuovi frutti.
E la nostra Parrocchia San Bruno non poteva mancare ad un appuntamento così eccezionale! Con entusiasmo ed energia abbiamo vissuto una giornata con gli altri gruppi ACR in piena CONDIVISIONE E PACE, tornando a casa, sicuramente stanchi, ma con un grande desiderio di pace nel cuore!
Perché come ha detto Papa Francesco alla 48ª Giornata Mondiale per la Pace “si da vita alla pace quando ogni essere umano riconosce nell’altro un fratello. Non è dunque sufficiente “fare del bene” ma è necessario piuttosto educarsi ed educare al bene coltivando una sfida più ambiziosa: incarnare lo stile dell’amore gratuito…”.
Tiziana Federico