Nel porgere i doni…

Nel porgere i doni…

Carissimo don Mario,
questi doni che Le porgiamo vogliono essere un piccolo segno della gratitudine, del rispetto, del sincero affetto che nutriamo per Lei. Affetto che, forse, non abbiamo sempre manifestato come avremmo dovuto, per timidezza, per un eccessivo pudore, per una certa difficoltà a comunicarLe tutta la ricchezza di sentimenti che ci abita dentro.

La ringraziamo dal profondo del cuore per quello che è stato e siete per noi, per le energie profuse in tanti anni di servizio sacerdotale prestato esclusivamente in questa parrocchia; per la vostra discreta, assidua presenza anche quando le forze cominciavano a declinare, per i vostri continui appelli alla unità, quando temevate il pericolo che qualche contrasto potesse minacciarla. Avere una comunità unita e concorde è stato, infatti, il più grande desiderio della Sua vita. Perché l’unità è segno di fedeltà al Vangelo e nella unità diviene più efficace l’azione dello Spirito Santo.

In questa comunità abbiamo sperimentato e sperimentiamo la gioia di essere cristiani, di aprirci a relazioni autentiche e durature, di superare gli angusti limiti del quotidiano, per donare alla nostra vita orizzonti nuovi e, con ciò, svolte e scelte definitive. Oggi, don Mario, non possiamo non ricordare e ringraziare tutti quelli che ci hanno preceduti nel sonno della morte e che nella fede crediamo vivano nel Signore. Essi con il loro umile, silenzioso impegno hanno cooperato con voi in unità di intenti per porre le basi, edificare e far fiorire questa realtà parrocchiale che, pur con i suoi limiti e difetti, ha una sua particolare bellezza: lo spirito di accoglienza.

Vogliamo sottolineare questa peculiarità, dimostrata in tante e tante occasioni. Ci piace ricordare l’accoglienza festosa riservata ai missionari venuti nella nostra parrocchia da tante parti d’Italia in occasione del Congresso eucaristico nazionale del 1988 e successivamente quella durante la Missione parrocchiale organizzata nel 50° anniversario della Sua ordinazione sacerdotale e, infine, non possiamo dimenticare l’accoglienza manifestata ai tanti sacerdoti del Benin che, da più di un ventennio collaborano con la parrocchia nei momenti forti dell’anno liturgico.

Ancora grazie, don Mario, e che Dio La benedica!